Globismo


Globismo = la pratica di diffusione di globismi

Globisma = effetto di diffusione da parte del Globista

Globista = diffusore di globismi nell’ambito del globismo


Ricordate un film di qualche anno fa - ispirato da una novella di Catherine Ryan Hyde - con Kevin Spacey, Helen Hunt e Haley Joel Osment, dove per un compito in classe un alunno sviluppa un metodo particolare per “cambiare il mondo”? In questo film ogni persona si assume il compito di ripagare un favore ricevuto ad almeno altre 3 persone che necessitano di aiuto. (Se non lo avete ancora visto ve lo consiglio caldamente)

Il titolo in inglese è “Pay it forward”, mentre in italiano è stato tradotto con “Un sogno per domani

Praticamente nel film si mostra come delle piccole azioni, apparentemente banali, riescano ad avere un effetto veramente imprevisto, diffondendosi come delle onde che assumono una sempre maggiore consistenza.

Questa analogia con le onde mi ha sempre fatto pensare ad una storia che mi fu raccontata in Germania, durante il mio soggiorno per motivi di lavoro/studio (alla fine degli anni ’70). Era la storia del “Glubist”, i cui interventi si espandevano più o meno in quel modo, a onde. Ebbene, non ho mai trovato un corrispettivo in italiano che equivalesse a quel termine germanico, quindi mi sono liberamente ispirato nel coniare il termine “Globista” e anche quelli che ne derivano, come appunto il globisma (plr globismi), che definisce in particolare quest’onda che si diffonde con un preciso scopo - anche non palese e, a volte, anche senza intenzione - e il Globismo, che è la pratica della diffusione di Globismi.

 

Come già spiegato nel testo “Qui e Ora”, la forma più diffusa in natura è la forma  sferica, quindi un globo ne è una rappresentazione che si può trasporre anche su più livelli di possibilità.

 

Nel momento stesso che si compie un azione, questa mette in moto delle onde (da vedere non come semplice figura su di una superficie piatta come potrebbe essere l’acqua ma che si espandono in tutte le direzioni) che vanno a toccare situazioni anche molto distanti dalla visualizzazione che si sarebbe potuta avere, dando il via alle reazioni.

Questa è una semplice legge di "causa-effetto" che si applica a tutte le situazioni che si incontrano nel corso dell’esistenza.
Ma come definire quindi un’azione di per sé già non propriamente programmata, non effettuata con lo scopo di ottenere quelle determinate conseguenze, ma che comunque ottiene delle reazioni positive e costruttive laddove “le onde emesse” sono giunte?
Ecco, appunto, il Globisma, mentre chi ha emesso queste onde è il Globista che ha compiuto (volontariamente o involontariamente) un Globismo.

 

Vediamo un esempio pratico:

 

Per strada incontriamo una vicina di casa in difficoltà con le borse della spesa. Ci offriamo di dare una mano.
La signora in questione ci fa accomodare a casa, offrendoci magari un caffè. La sua predisposizione d’animo è mutata da “stress da situazione anomala” - per il fatto di non riuscire a gestire un semplice atto come quello di portare a casa la spesa - a “fiducia nell’umanità”, con un conseguente diverso approccio nei confronti delle situazioni che le si presentano da lì in poi, come per esempio una piccola gentilezza verso la sua parrucchiera, che a sua volta manda avanti il globisma ad altri clienti e così via.

In questo caso il globisma ha avuto inizio con il nostro gesto che è dovuto esclusivamente ad un atteggiamento positivo verso certe situazioni, altrimenti, se lo avessimo ricevuto da qualcun altro come nel caso della vicina di casa o della parrucchiera, saremmo solo parte di quel particolare globisma che ha avuto origine da un altro globista.

 

La causa del globisma è quindi il globista stesso che, nella storia appresa in Germania citata prima, rappresenta un personaggio da tutti ammirato e rispettato. Le famiglie e le persone più in mostra lo invitavano con vanto a tutti gli eventi, anche se nessuno sapeva esattamente quale fosse il lavoro del “globista” ma se ne badava bene ad affermarlo in pubblico.

Visto che nessuno osava chiedergli direttamente quale fosse la sua specializzazione, un giorno gli chiesero astutamente di dare sfoggio alla sua professionalità. Il globista assecondò in modo favorevole la richiesta ma sottolineò che per farlo gli serviva - qui espresso sinteticamente - uno spiazzo di almeno X per Y, un sacco di altri accessori e, per finire, una grandissima vasca piena d’acqua al centro del tutto.

Il giorno della presentazione il posto era gremitissimo. I curiosi erano sopraggiunti da ogni dove del globo per assistere a questa “rivelazione”.

Dopo i vari discorsi delle autorità e i ringraziamenti del globista per aver realizzato il tutto come richiesto, questi si mise in piedi sul bordo della grandissima vasca, estrasse una pietra scura tondeggiante dalla tasca e… la lasciò cadere perpendicolarmente sulla superficie dell’acqua dove emise il suono “Glob” e causando appunto delle onde che si espansero su tutta superficie dell’acqua allargandosi delicatamente sempre più fino ai bordi della vasca.

 

Riassumendo potrebbe sembrare quindi che il Globista sia un venditore di aria fritta e che l'alone di mistero che lo circonda sia il nulla più assoluto, mentre in realtà il dare il via a delle onde che si espandono da quel punto (ovunque nell'universo) è un passo significativo per rendere migliore il mondo in cui ci troviamo.

Questo globismo non ha una forza particolare da distruggere le cose sul suo cammino, tutt'altro. Per analogia vediamo come i cerchi sull'acqua - a meno che causati da eventi fuori dal comune - si espandono abbracciando delicatamente gli eventuali ostacoli che incontrano e si spengono gradatamente senza pretese, ma il loro diffondersi è pura armonia e piacere.